La prima è costituita da un tipico problema sul motore asincrono.
La seconda, più insidiosa, chiede al candidato di studiare il comportamento del sistema motore-dinamo in relazione alla variazione di un parametro (la corrente erogata dalla dinamo).
I temi d'esame sono quasi sempre strutturati in questo modo, presentando:
- una parte che si potrebbe definire "chiusa", nel senso che si hanno dati da cui calcolare, senza grandi difficoltà (se si conosce la teoria delle macchine elettriche), le grandezze richieste;
- una parte, diciamo, "aperta", che lo studente deve affrontare formulando ipotesi, valutandone le conseguenze e traendo conclusioni da giustificare con il sostegno di calcoli significativi e coerenti.
Va considerato anche il fatto che non sempre le due sezioni del problema sono così nettamente distinte come appare in questo tema del 2005.
La prima parte, relativa al motore asincrono è "chiusa", ma anche qui vi è una piccola insidia, quel "fatte eventuali ipotesi aggiuntive", che in genere non poca ansia provoca nel candidato.
Quali mai saranno queste ipotesi aggiuntive, attraverso le quali il candidato deve dimostrare di possedere una visione sufficientemente completa e realistica dell'argomento?
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